domenica 16 settembre 2012

Michael Jackson, nonostante tutto resta un capolavoro

Ubriaco, depresso, paranoico, ossessivo e falcidiato da continui attacchi di panico. Queste le condizioni di Michael Jackson poco prima di morire, 3 anni fa. A svelare le clamorose (e presunte) verità, oltre 250 mail scambiate tra Tim Leiweke, presidente della società AEG, che organizzava i concerti del Re del Pop, e il promoter Randy Philips. E’ il Los Angeles Time a diffondere i particolari della corrispondenza privata tra i due uomini, raccontando così una verità differente rispetto a quella da tutti noi conosciuta. Michael Jackson, in conclusione, non era affatto pronto per il tour di 50 concerti che avrebbe dovuto tenere a Londra. L’ansia da prestazione, il fisico debilitato e l’emotività instabile l’avrebbero conseguentemente portato sull’orlo del precipizio.
Le perplessità sulla sua morte sono ancora tra noi, 3 anni dopo quel maledetto 25 giugno del 2009 ma, nonostante tutto, il ricordo di Michael Jackson è ancora vivo.
Per ricordarlo, Juniper ha pubblicato una serie di fascicoli dedicati al Re del Pop, dal titolo I Capolavori di Michael Jackson.


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